Lezione XVII _ Foglio elettronico 5/Maggio/2014
La lezione comincia con un importante quesito riferito a Leonardo.
Sì come faccio a trasmettere dei dati strutturati? Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano N(cioè di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo?E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a trasmettere se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido del precedente? Come si risponde a questa domanda? Se soprattutto interviene una nuova componente o parola chiave.
Il MODELLO
ecco il modo
Sì come faccio a trasmettere dei dati strutturati? Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano N(cioè di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo?E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a trasmettere se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido del precedente? Come si risponde a questa domanda? Se soprattutto interviene una nuova componente o parola chiave.
Il MODELLO
ecco il modo
La risposta è
nuovamente la griglia. Consideriamo ogni rettangolo come una cella, a
questo punto la domanda è cosa può contenere ogni cella? Essa può
contenere testo, numeri, dati semplici, ma anche dati più complessi
come i bitmap.
La cosa
fondamentale è che all'interno di ogni cella vi siano informazioni
omogenee, ed elementi della stessa natura.
Ed ecco che
compiamo un nuovo salto: creare celle “risultato”, che siano in
grado di creare un risultato omogeneo. In questo modo abbiamo creato
una funzione, o modello, modificabile.
Ulteriore
passaggio fondamentale è quello di trasformare il risultato in un
DATO; in questo modo ho realizzato un FOGLIO ELETTRONICO o
speradsheet.
L'impatto è
stato epocale, perchè ha comportato il passaggio da un mondo
lineare, che risponde ad un approccio IF...THEN, ad un mondo dinamico
del tipo WHAT...IF.
Lo stesso
modello architettonico è dinamico, in quanto composto da più
variabili, sempre modificabile nelle sue molteplici relazioni fra le
parti.
Lezione XVIII _ Database e Gis
Durante questa lezione è stato fatto un ulteriore salto logico: possiamo vedere la griglia come
una serie di righe e di colonne. Ogni riga è un’ENTITA’ del mio sistema; le colonne sono le CATEGORIE che descrivono le entità inserite nella riga; più entità omogenee creano un DATABASE.
Il termine
database significa base di dati.
Un database è un insieme di
informazioni correlate tra loro che fanno riferimento a uno stesso
argomento e che hanno il medesimo scopo. La ricerca di informazioni deve essere facile e veloce. Una
caratteristica importante delle informazioni contenute in un database è
la loro omogeneità.
Utilizzando una terminologia adeguata definiamo le righe come RECORD e le colonne come FIELD.
Se alle informazioni inserite nel database aggiungo dei dati vettoriali opererò un ulteriore altro salto: creerò il GIS(Geographical Information System).
I GIS sono sistemi che consentono di legare grafici e numeri in maniera da immagazzinare molte informazioni. L'acquisizione dei dati avviene via satellite e successivamente viene elaborata da software.
Google Earth è il chiaro esempio di una applicazione ibrida tra un database e un GIS.
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