venerdì 27 giugno 2014

Ciclo I _ L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea / Il World Wide Web


Lezione I _ Una definizione di Informazione      26/Febbraio/2014

La tecnologia è un forte catalizzatore in un momento di crisi.

L'Informatica è la sfida e al tempo stesso la CRISI.

Durante questa lezione il Professor Saggio ha dato alcune definizioni fondamentali, facendoci "giocare" semplicemente con foglio e matita!!

Facciamo un esperimento:

- Prendo un foglio bianco

- Faccio un puntino.. e "che cosa ottengo?" Ottengo un DATO.
  Il DATO è il minimo elemento di modifica di una situazione precedente.

Poi facciamo un altro esperimento:

- Prendo sempre un foglio bianco

- Stavolta disegno un ovale.. e di questo posso dire che è: uno zero, una lettera, una nota musicale, un ellisse, una proiezione di qualcosa, un simbolo.
Cosa abbiamo davvero disegnato? Nuovamente un DATO.
Quando un dato può divenire uno zero, una lettera, una nota o un simbolo?
Diviene una di queste cose, quindi un'INFORMAZIONE, nel momento in cui lo leggo attraverso una serie di convenzioni. 

L'INFORMAZIONE è l'applicazione di una convenzione a un dato.

Nell’informatica non esistono dati ma solo informazioni. 
Ci troviamo di fronte ad un mondo già formalizzato, dove tutto è informazione, ma anche In-formazione, perchè costantemente dinamico e in continuo divenire.
Potremmo quindi definire l’informazione come una massa fluida che deve ancora prender forma.
Il prender forma dell’informazione è un atto specifico chiamato modellazione.
Iinformare significa dunque modellare secondo una forma.


Lezione II _  Il ruolo strutturale dell'informazione    3/Marzo/2014

In questa lezione si è affrontato il ruolo dei beni di consumo nell'attuale società, basata sull'economia della conoscenza e dell'Informazione.

Il Professore ha affrontato la teorizzazione di un sociologo americano, Alvin Toffler, autore di un libro chiave, "The third wave - La terza ondata". In questa opera l'autore afferma che l'evoluzione economica e societaria dell'umanità può essere divisa in tre cicli o ondate, ognuna caratterizzata da una diversa organizzazione e produttività.
La prima ondata, che va da fine paleolitico a inizio '800, è sostanzialmente una società agricola, basata sul possesso del bene primario, cioè la terra.
La seconda ondata, che va da inizio '800 a metà '900, è quella caratterizzata dalla società industriale, basata sul possesso del bene primario, la macchina, e sul lavoro artificiale.
La terza ondata, che inizia negli anni 50 del '900 ed è tuttora in atto, è quella della società dell'Informazione, in cui il valore economico è rappresentato dalla produzione di Informazioni.

Il Professor Saggio infine sottolinea questo discorso con un esempio alla lavagna che vede come protagonista un'ananas acquistata al supermercato, che nell'era moderna, dell'Informazione appunto, è al 25% prodotto agricolo, al 25% prodotto industriale e al 50% prodotto dell'Informazione, mentre un bene come l'automobile risulta essere al 5% prodotto agricolo, al 25% prodotto industriale e al 70% prodotto dell'Informazione.





Lezione III _ Comunicazione marsupiale       5/Marzo/2014

Bisogna considerare l'esistenza di un epocale cambio di paradigma, che genera una miriade di cambiamenti profondi nell’uomo, nella società e nell’architettura stessa.

Se interrogassimo un edificio antico come Palazzo Farnese, questo risponderebbe "esisto in quanto rappresento".
Se ci rivolgessimo ad un'architettura dell'inizio del secolo scorso, questa direbbe "esisto in quanto funziono", poichè figlia del razionalismo, che si basa proprio sulla funzionalità degli edifici.
Se infine prendessimo in considerazione un edificio come il Guggenheim di Bilbao, la risposta sarebbe "esisto in quanto informo", senza togliere il fatto però che esso debba anche funzionare. Questo edificio rispetto ad uno già funzionale del Bauhaus, avrà in piu caratteristiche di tipo narrativo, figurativo, metaforico e avrà la capacità di trasmettere informazioni a chi ne fruisce.

Si parla di comunicazione marsupiale dell'Informazione con l'Architettura poiché si creano una serie di intrecci su molteplici livelli tra esse.
Valido esempio ne è il museo Kiasma di Steve Holl, in cui’architetto fa in modo che il progetto si basi su una metafora: proprio l’intreccio.

In questa lezione, quindi abbiamo affrontato un terzo livello dell’informazione: l’informazione che entra in architettura e si fonde con essa.




Lezione IV _ Lo strumento come sfida           10/Marzo/2014

Questa lezione è iniziata con una frase fondamentale che da la definizione di paesaggio, proposta dal Professor Saggio nel volume "Introduzione alla Rivoluzione Informatica in Architettura" e che cito:
"“Paesaggio è la rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, ma in costante evoluzione di una parte del mondo.

Il concetto di paesaggio ha una storia molto lunga. Ognuno di noi ha una proprio concezione di paesaggio mentale in cui le nostre concezioni si sviluppano, che muta nelle varie epoche in base ad una serie di fattori, quali quelli economici, sociali, culturali. Un paesaggio non individuale, ma condivisibile.

Nel nostro caso il paesaggio mentale è guardare dentro il nuovo paradigma scientifico, al fine di cercare gli aspetti per una nuova architettura; così nasce l'idea di uno spazio iperinformatizzabile.

L’idea di paesaggio nasce grazie alla sua raffigurazione in pittura.
Anche il paesaggio mentale ha bisogno di un suo strumento.
L’architettura può essere vista come reificazione scientifica di un’epoca. Ci stiamo muovendo sempre più verso concezioni che stanno tramutando in una nuova forma di architettura, di interconnessioni dinamiche e informazione.
Paesaggio mentale è esttamente guardare a queste nuove possibilità.









 

 

Lezione V _ La unga crisi dell'800                  12/Marzo/2014

Gli architetti del nostro tempo intendono generare un nuovo paradigma, ma per farlo gli è necessario conoscere le motivazioni che hanno portato gli architetti della Rivoluzione Industriale a creare il loro.
Vogliono dunque capire come passare dal paradigma industriale a quello informatico; un pò come successe nel salto da quello rinascimentale/prospettico a quello industriale.

La prima generazione che da il via alla rivoluzione industriale è quella contemporanea alla nascita della macchina a vapore, primo strumento per la creazione di energia artificiale. L’azione propulsiva si ebbe in Inghilterra, centro di questo grande cambiamento.

In architettura e nelle arti vennero fatti piccoli passi, che sono i segni di un processo di ricerca che avviene per salti il cui fine è la costruzione del nuovo paradigma.

Inserendo in un sistema nuovo e ben collaudato un elemento perturbativo, di novità, esso richiede del tempo per metabolizzarlo; è così che si genera una crisi la cui durata è in relazione alla forza dei nuovi elementi che vengono inseriti.

La sfida della modernità è proprio questa: ricostruire un sistema con degli elementi di novità!
E nel caso in cui questo non sia possibile, ricominciare da capo.
Si creano quindi dei cambiamenti epocali, si sviluppano paradigmi nuovi.

L'architettura di questo periodo si può sintetizzare nel movimento moderno, in cui l'evoluzione tecnologica spinge lo studio di nuovi materiali e tecniche e l'acciaio diventa l'elemento costruttivo dominante che permette la costruzione di grandi opere in sicurezza.
Gradualmente si sta affermando un nuovo stile che identifica una nuova maniera di fare architettura.
L'elemento della produzione industriale diventa fondamentale nella realizzazione delle opere e le città si aprono sempre più alla modernità, permettendo alla crisi di diventare opportunità di cambiamento e innovazione.

Gli aspetti fondamentali in questo periodo sono:

- La nascita di uno stile unificante a fine '800;
- L'architettura francese che si allontana dal Rococò, proponendo solidi puri;
- La proposta in Inghilterra di un ritorno alla poetica premacchina di Morris, Pugin e Rukin;
- La capacità inventiva degli ingegneri.


Lezione VI _ Trasparenza: Catalizzatore dell'Architettura industriale

Il catalizzatore è un elemento di sintesi, un agente che facilita una reazione, ciò che ha permesso di superare la lunga crisi mettendo a sistema il tutto.

Il Bauhaus a Dessau è il primo edificio nella storia che offre una risposta e concretizza il paradigma industriale.

L’architettura del passato ruotava attorno ad un programma di tipo cerimoniale – celebrativo sche si identificava in edifici per il potere, la cui natura fosse quella di mirare ad una propria celebrazione.

Il Bauhaus diventa la prima opera dove si esemplifica il catalizzatore del nuovo paradigma industriale, l’elemento che permette di fare il salto e superare la crisi, la TRASPARENZA.
Questa nuova architettura è quindi leggera, igienica, astratta e la trasparenza è il catalizzatore che tutto ciò ha reso possibile.

Il catalizzatore della nostra epoca è l'interattività.


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